ILSOLE24ORE.COM > Notizie Finanza e Mercati ARCHIVIO

La requisitoria del Pm Greco / 1

Pagina: 1 2 3 4 di 4
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci

«... PAGINA PRECEDENTE
Ebbene, Bank of America aveva un data base che si chiamava Winfast, che registrava quotidianamente le operazioni. E sapete chi era l'analista di questo data base per il sudamerica? Antonio Luzi (un giovane manager di Bofa in Italia con la qualifica di associate corporate investment banking).
Quindi, Tonna si rifiuta di dare...dati fondamentali per portare avanti...le operazioni ("non disponibili", scrive). E questi [di Bank od America] le fanno lo stesso e non dicono al mercato che questi dati Tonna non li ha voluti dare: al mercato dicono che la Parmalat ha collaborato all'informazione..., che i dati...li ha ricevuti dalla Parmalat...
Altro esempio, banale ma illuminante: domande di tutti gli investitori sul costo effettivo del denaro da parte dei prestiti di Bank of America a Parmalat. La risposta è molto illuminante...Dice BofA: "Mah, il costo delle operazioni con la Parmalat è analogo a quello con società simili". Mica dicono: "E' questo, questo e quest'altro"....Non hanno il coraggio di dire direttamente quello che hanno fatto, si celano dietro altre società similari. E quando le domande degli analisti diventano ancora più incalzanti, soprattutto in tema di liquidità, abbiamo delle mail che dicono: "Ma... stanno esagerando, questi analisti, se non vogliono fare l'operazione mandiamoli a quel Paese; ma noi queste risposte non le possiamo dare, non ce le abbiamo".
...L'unica risposta che veniva data sulla liquidità a livello globale era sul suo asserito rendimento, che è la cosa meno importante, paradossalmente, ed era anche falsa...La cosa più importante è: dove sta, come viene gestita, [con] quali impieghi? Era anche falsa e BofA lo sapeva, perché sapeva che, quanto meno per le sue operazioni, i costi del denaro erano molto più alti - a causa dei margini aggiuntivi - di quelli...dichiarati al mercato.
Ma c'è di più, in tutti i contratti...c'è una clausola, soprattutto in relazione ai covenants, che obbliga la Parmalat a dare tutti i dati finanziari a BofA nei limiti della ragionevolezza. E chiedere qualcosa sulla liquidità non è che andava oltre la ragionevolezza.
Pagine e pagine di consulenza e mai una parola sugli accantonamenti extra-contabili effettuati attraverso le operazioni con Parmalat...Ma scusate, queste operazioni...coinvolgevano tutte le strutture della banca a livello mondo. Decine e decine di dirigenti prendono parte a queste operazioni e dobbiamo ancora pensare che sono solo strane operazioni occulte che faceva Sala? Ma dobbiamo ancora credere a questa favoletta? Il nome Gkb (Graubundner Kantonal Bank o Banca Cantonale dei Grigioni di Coira, in Svizzera, n.d.r.) nelle carte [di] BofA ricorre quotidianamente... Qualcuno...è andato a vedere lo statuto di Gkb? Fino al '99...e anche dopo non poteva fare attività di investment banking. Nello statuto si parla di pastori, di aziende agricoli, banca dedita al turismo. E' la banca più conosciuta dai milanesi che frequentano l'Engadina, perché vanno a cambiare i soldi l...
Pagine e pagine di consulenza, ma non si parla mai di Parmalat Capital Finance. Eppure Bank of America aveva il bilancio...non solo di Parmalat Capital Finance, ma anche delle società controllate. E voi sapete che Parmalat Capital Finance controllava la Bonlat (la discarica contabile delle Cayman, n.d.r.) attraverso il possesso di un'azione del valore di 2mila dollari, cioè il capitale sociale di Bonlat era di 2mila dollari.
Ebbene, al 31-12-2002, nella prima pagina del bilancio di Parmalat Capital Finance, che BofA aveva, c'è scritto: "Crediti nei confronti della sussidiaria Bonlat" - c'è proprio scritto Bonlat - " 7 miliardi di dollari". Non bisogna essere degli esperti Pm per fare un salto sulla sedia a leggere una cosa del genere, a correre immediatamente in Tribunale per fare una denuncia di truffa. E Parmalat Capital Finance è quella a cui rifilano la questione Cur nel luglio 2003. Non stiamo parlando di una società che non ha operato con Bank of America: ha fatto almeno sei o sette operazioni con Bank of America e aveva il conto, Parmalat Capital Finance, da cui sono stati distratti un sacco di soldi, proprio alla Bank of America di New York.
Insomma: conoscenza, simulazione, menzogna, complicità, inerzia dolosa e consapevole.
Del resto nelle carte interne di Bank of America spesso si legge che Parmalat, soprattutto brasiliana, era a border line credit...E un alto dirigente di BofA definisce Parmalat un credit off-limits.
Signor Presidente, mi sia consentito citare un monito di Cicerone, tratto dal De Officiis, libro III, che consiglio alle banche di mettere al posto dei loro inutili codici deontologici e dei loro faraonici modelli organizzativi...: "Ogni cosa deve essere resa nota in modo da evitare che colui che vende sia a conoscenza di cose che l'acquirente non conosce".
PRIMA PUNTATA

Pagina: 1 2 3 4 di 4
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.